racconto di viaggio alessandra - Quando accontentarsi non è un'opzione: la storia di Alessandra e della sua fame di vivere

La vita, per la stragrande maggioranza delle persone, segue il copione che conosciamo tutti.

Scuola – università – trovare un lavoro decente – sposarsi – mutuo – figli – morire.

Alcuni di noi, invece, decidono di andare controcorrente e provano a fare qualcosa di diverso. Decidono di vedere un po’ di mondo, di accumulare esperienze, che di tempo per stare fermi ce n’è in abbondanza. Ed è proprio questo che deve aver pensato Alessandra quando si è trovata a decidere cosa fare della sua vita.

Alessandra è una ragazza di 25 anni che sin da quando era molto giovane ha sempre avuto la certezza che una vita ordinaria non faceva per lei. Viene da un piccolo paese in Piemonte, e una volta preso il diploma inizia a rendersi conto piano piano che la vita di provincia le sta stretta. Troppo stretta.

Vorrebbe sperimentare, mettersi alla prova, ma soprattutto non vuole intraprendere un percorso di vita già delineato solo perché è quello che tutti si aspettano dai giovani della sua età. Se mai un giorno deciderà di sistemarsi, mettere su casa, magari farsi una famiglia, sarà perché lo vuole veramente, e non perché “è cosi che fanno tutti”. “Se metterò radici da qualche parte sarà perché avrò trovato un luogo che mi sento di chiamare casa, non perché è il luogo dove sono nata”.

Alessandra ha le idee chiare, ma ancora non sa come metterle in atto. Cosi si iscrive all’università. Per due anni vive a Torino e studia lettere classiche. A Torino però le cose non vanno come si aspettava: “Ho trovato la città molto fredda e anche il percorso di studi che avevo intrapreso non faceva per me”. Questi due anni, però, non sono stati una perdita di tempo, anzi. A Torino Alessandra capisce che quello che vuole veramente è qualcos’altro.Vuole di più. Vuole viaggiare.

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Così decide di mollare definitivamente l’università e torna a casa dai genitori. Lì Alessandra passa molto tempo a cercare su Internet modi per viaggiare, per viaggiare lontano, e a lungo. Come la maggior parte dei viaggiatori, non è nata con la camicia, e deve trovare un modo per riuscire a mantenersi in viaggio. Dopo varie ricerche si imbatte su Workaway, un sito che permette di lavorare in qualsiasi parte del mondo in cambio di vitto e alloggio.

Cosi nel Giugno 2016 parte alla volta di Parigi per diventare una au pair. Lì, ospitata dalla famiglia per cui lavora, ha modo di visitare la città, ma soprattutto di diventare parte integrante della comunità nella quale vive, e di migliorare il suo francese,

L’esperienza a Parigi le piace talmente tanto che inizia a pensare seriamente di girare il mondo da ragazza alla pari. Cosi si iscrive a tutti i siti dedicati all’au pair che riesce a trovare. “I miei amici e la mia famiglia me lo sconsigliavano, ma io sono cocciuta come un mulo!” E grazie alla sua testardaggine trova lavoro presso una famiglia a Dublino, in Irlanda. “Un’esperienza meravigliosa, che mi ha fatto crescere tanto come persona”.

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L’Irlanda le piace talmente tanto che decide di stabilirsi a Dublino, cercarsi un lavoro e una casa, e nel frattempo riesce ad esplorare tutto il paese. Quando pensa di aver trovato la sua dimensione, la vita le fa un brutto scherzo. “Durante il mio secondo anno a Dublino ho avuto un distacco di retina. Avevo sottovalutato la situazione e quando finalmente ho deciso di andare in ospedale la situazione era già grave, e mi hanno dovuta operare d’urgenza”. Purtroppo l’intervento non va a buon fine e cosi si vede costretta a tornare in Italia dove si sottopone ad altri quattro interventi.

Fortunatamente i medici riescono a salvarle l’occhio, ma questo brutto incidente la costringe a rimanere a casa per un po’ di tempo. “In quei mesi cercavo di lavorare lo stesso: davo ripetizioni, facevo la babysitter, la cameriera, un po’ per non impazzire, un po’ per riuscire a mettere via un po’ di soldi”.

Si perchè Alessandra il sogno di vedere il mondo non l’ha messo da parte, anzi. Dopo appena due settimane dall’ultimo intervento all’occhio parte per l’Australia grazie al Working Holiday Visa. “In Australia ho passato uno degli anni più belli e intensi della mia vita. Ho fatto cose che mai avrei pensato di riuscire a fare, come lavorare quattro mesi in una farm.”

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In Australia Alessandra trova anche l’amore: insieme al suo ragazzo compra una macchina, ci costruisce un letto dentro, e parte alla volta del Queensland, nell’Australia del nord. Qui lavora in un ristorante italo-svizzero. Ma proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, la vita le gioca un altro scherzo. “Io e il mio ragazzo ci siamo lasciati, e li il mondo mi è crollato addosso. In quel momento volevo veramente mollare tutto e tornare a casa”.

Ma come abbiamo già detto, Alessandra è testarda, e invece di farsi abbattere si trasferisce a Sydney, alla ricerca di un po’ di stabilità e di serenità.

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Dopo un anno in Australia, a Dicembre 2019 torna a casa, per passare finalmente un Natale in famiglia, cosa che non faceva da ben quattro anni. “Sono felice di poter passare un po’ di tempo a casa, con i miei amici e la mia famiglia, che non vedevo da tanto”.

Alla fine della nostra chiacchierata le ho fatto alcune domande:

“Cosa ti hanno insegnato i tuoi viaggi? Ti senti cambiata?”

“Ognuno dei miei viaggi mi ha insegnato qualcosa. Parigi, la mia prima esperienza, mi ha fatto scoprire quanto sia bello fare le cose da sola, e quanto sia liberatorio non dover sempre venire a compromessi con gli altri. Ho imparato quanto fosse divertente passare pomeriggi interi in compagnia di me stessa, e che essere da soli non significa necessariamente soffrire di solitudine, ma vuol dire star bene con se stessi.

L’Irlanda è stata molto formativa. Ho capito cosa vuol dire diventare adulti e doversi occupare di tutte quelle cose di cui prima non ti eri mai preoccupato, come trovare casa, aprire un conto in banca, o pagare le bollette”.

In Australia invece ho imparato a non arrendermi davanti ai problemi, a tenere duro per raggiungere gli obbiettivi che mi ero prefissata. Ho anche imparato ad accettare che le cose non vanno sempre come le abbiamo pianificate, e che bisogna accettare il bello e il cattivo tempo, senza per forza sentirsi un fallimento se i nostri piani non si sono realizzati. Questa è una cosa con la quale chi viaggia per molto tempo impara a fare i conti da subito.”

“Come ti vedi nei prossimi anni? Hai intenzione di continuare a viaggiare a tempo indeterminato o pensi di stabilirti da qualche parte a un certo punto?

“Questa è una domanda che mi faccio spesso e che alla quale ancora non sono stata capace di dare una risposta”. Viaggiare è la cosa che mi fa più felice al mondo e non credo che riuscirei mai a mettere da parte questa passione. Se mai smetterò di farlo nel modo in cui lo sto facendo ora, di sicuro non diventerò mai quella persona che è schiava della routine, che vive aspettando il week-end.

C’è da dire che lavorando con i bambini, nonostante non ci avessi mai pensato, mi sono resa conto che dopotutto una famiglia la vorrei avere, ma solo con la persona giusta e con la quale possa condividere lo stesso progetto di vita. Di sicuro vorrei far crescere i miei figli in viaggio, in modo che imparino da subito ad essere aperti mentalmente. Ci sono sempre più famiglie, specialmente in nord-europa, che viaggiano on the road a bordo di un van per mesi o addirittura anni, prima di fermarsi e stabilirsi in modo definitivo”.

“L’Italia l’hai messa completamente da parte?”

“L’Italia non è mai stata un’opzione per me, ma non per la situazione socio-economica come si potrebbe pensare.Vivere all’estero ti permette di metterti alla prova continuamente, di crescere come persona, di conoscere gente con idee anche molto diverse dalla tua perchè provenienti da un altro background. Cosa che in Italia invece non succede”.

“Hai già pianificato viaggi per il futuro?”

“A Settembre 2020 inizierò l’università a Dublino. Per quanto riguarda i viaggi, mi piacerebbe visitare tutta quella parte d’Europa e d’Italia in cui non sono mai stata, perchè mi sono resa conto di aver viaggiato oltreoceano ma di non essermi mai goduta quello che invece ho sempre avuto a portata di mano.

Seguite Alessandra nelle sue avventure sui social!

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Instagram: nonchiamatemisandra

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Ho mollato il lavoro perchè volevo viaggiare a tempo pieno. Nel mio blog vi insegno come viaggiare più a lungo spendendo meno!

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Wow che storia bellissima, complimenti.

Cristina Petrini

Attraverso queste storie è possibile mettere in prospettiva le proprie scelte e la propria vita e capire quanto sia un attimo da cogliere!

M.Claudia

Molto interessante questa intervista: una ragazza forte e intelligente, ha un futuro radioso davanti a se

lucia di tommaso

credo che molti di noi danno per scontato il percorso della propria vita, ma ogni tanto bisognerebbe soffermarsi a pensare quante cose potremmo realizzare nell’arco degli anni, sfruttare al meglio il nostro tempo e viverlo intensamente. tutto questo Alessandra lo ha capito e vive intensamente la vita, godendo di ogni attimo

Nicoletta

Ammiro tantissimo la capacità di Alessandra di seguire i suoi sogni, anche quando incontra grosse difficoltà. Copmplimenti!

Zelda

Una storia di viaggio interessante, un grande rispetto per Alessandra.

Amalia

Una storia davvero molto bella, brava. Anche io ho lo spirito di avventura ma il mio lavoro mi permette di partire solo durante le vacanze o di Natale o Pasqua o quelle estive.

monica

Esempio di vita dal quale prendere ispirazione e coraggio. Un augurio a Aessandra: che tu riesca a realizzare tutti i tuoi sogni

Veronica

La storia di Alessandra è una di quelle storie che ammiro dall’inizio alla fine. Avrei voluto farlo anche io invece mi sono stabilita subito nel Regno Unito. Adesso a quasi 6 anni di stabilità, la mia voglia di viaggiare intorno al mondo si fa sentire sempre più forte..

Veronica

Una vita vissuta pienamente, ho una grandissima ammirazione per le scelte di Alessandra!

Angela Monetta

Bellissima storia! Ci vuole tanto coraggio ad abbandonare gli schemi fissi e confortanti della routine e della società, ma chi riesce a farlo diventa cittadino del mondo.

Cristina Giordano

Ciao che storia straordinaria tra alti e bassi ma non si è abbattuta, ha continuato a camminare verso il suo sogno, viaggiare

Manuela Iannacci

Comunque sei una tosta perché hai capito cosa ti piace fare e come ottenerlo hai tutta la mia stima!

Valentina

Fantastica Alessandra. Bravissima i miei complimenti. Anch’io come te amo viaggiare e viaggio da sola, però senza fermarmi a lavorare all’estero. Sei una bella persona.

tessy

Credo che nessuno di noi dovrebbe accontentarsi perché fa male al cuore e all’anima, certo a volte è difficile, ma fa parte del gioco

Katrin

Tutti dovemo aver il coraggio di fare la stessa cosa, anche io qualche anno fa ho mollato università e lavoro e ho deciso che sarei stata artefice dl mio destino, da allora mi sento felice e libera, bellissimo articolo mi ha riempito il cuore di speranza.