
Quando si pensa all’Inghilterra come meta turistica forse Manchester non è esattamente la prima città che ci verrebbe in mente di visitare. Prima di vederla con i miei occhi anche io la pensavo allo stesso modo, ma mi è bastato un weekend speso in questa bellissima città per farmi ricredere!
Sono capitata a Manchester solo ed esclusivamente per partecipare ad uno dei concerti del tour mondiale di Ed Sheeran, che toccava la città per ben quattro giorni consecutivi. Sono tornata a casa un po’ con il rimorso di non essermi fermata qualche giorno in più e l’impressione di essermi persa un sacco di cose. Quindi se avete in programma di visitare Manchester prendetevi il vostro tempo perchè è veramente una città che merita!
Prima di iniziare voglio darvi qualche informazione utile:
È una città a misura d’uomo
Scordatevi la vastità di Londra e gli interminabili viaggi in metro per andare da una parte all’altra la città. Manchester non è troppo grande e volendo la si gira tranquillamente a piedi.
È ben collegata
Manchester è collegata con i principali aeroporti europei anche da compagnie low cost come Eurowings e Ryanair. L’aeroporto di Manchester dista solo una mezz’ora di treno dal centro. Una volta atterrati vi basteranno dieci minuti a piedi per raggiungere la stazione. In città il modo migliore per spostarsi è la Metrolink, una sorta di metropolitana leggera, che collega benissimo tutti i punti della città a prezzi decisamente abbordabili.
È vicina alle principali città
Se avete in progetto di fare un tour dell’Inghilterra sappiate che Manchester dista solo due ore di treno dalla sua più famosa cugina Londra (costo circa 45€). Un’altra opzione potrebbe essere quella di prendere il bus della compagnia National Express (dai 20 ai 30€, ma a volte li trovate anche a molto meno; dalle 5 alle 8 ore di viaggio). Liverpool è a soli 40 minuti di treno, Edinburgo a 2 ore e mezzo.
Dove alloggiare?
Durante il mio weekend a Manchester ho soggiornato presso il YHA Hostel e mi sento di consigliarvelo caldamente!
È un ostello moderno e pulito, camere perfettamente attrezzate (con abbastanza prese elettriche per tutti!), ogni letto ha la sua piccola mensola dove appoggiare per esempio il telefono mentre è in carica e una luce di cortesia. In più si trova in una splendida location, proprio a ridosso del Bridgewater Canal. La stazione più vicina è Deansgate ( trovate sia il treno che la Metrolink) e dista circa 15 minuti a piedi.
Cominciamo!
Alla scoperta della storia di Manchester al Museum of Science and Industry
In una città che ha visto lo splendore durante l’era dello sviluppo industriale non poteva mancare un museo che ne mostrasse, con orgoglio, la storia. Manchester è stata infatti una delle città chiave della rivoluzione industriale del XVIII secolo. Qui vi si insediarono innumerevoli industrie tessili che sfruttarono la presenza di maestranze fiamminghe specializzate nella lavorazione tessile e del clima particolarmente umido e piovoso, ottimale per le coltivazioni di cotone.
Il Museo della Scienza e dell’Industria (MOSI) si trova vicino alla stazione ferroviaria di Deansgate, ospitato nella vecchia stazione ferroviaria di Liverpool Road, ed è dedicato allo sviluppo scientifico e tecnologico.
La mostra permanente del MOSI è suddivisa in dieci spazi tematici, ognuno dei quali espone un assortimento di oggetti e manufatti legati a una particolare area, come Comunicazioni, Elettricità, Aria e Spazio, Gas, Motori, Tessuti ecc.
Il MOSI organizza anche mostre temporanee ed attività didattiche: se siete accompagnati da bambini sarà un’ottima occasione per farli divertire un po’!

Un assaggio di architettura gotica: la Cattedrale di Manchester
La Manchester Cathedral è la chiesa principale della diocesi anglicana di Manchester e può essere considerata uno dei must-see della città. Situata su Victoria Street, non ha le dimensioni di altri edifici più blasonati del suo tempo ma riflette i caratteri della classica cattedrale inglese: architettura gotica, enormi vetrate colorate, legni lavorati.
Nel 1940 un blitz tedesco nella città distrusse, con una bomba, parte della struttura antica, tra cui gran parte della cappella medievale. Ci sono voluti 20 anni per riportarla all’antico splendore, del quale possiamo godere oggi.

Sentitevi Harry Potter per un giorno alla John Rylands Library
Entrare in questa biblioteca è un po’ come attraversare il binario 9 e ¾ ed ritrovarsi catapultati direttamente ad Hogwarts! Infatti la somiglianza alla location di Harry Potter è eccezionale!
Da fuori questo edificio somiglia più a un castello o a una cattedrale, con le sue volte e le grandi colonne, tutto in stile neogotico.
Al suo interno la biblioteca ospita una collezione incredibile di manoscritti antichi, tra cui il più vecchio frammento del nuovo testamento fin’ora conosciuto, il St John Fragment.
Anche se non siete amanti della lettura concedetevi lo stesso una passeggiata in questo luogo cosi particolare, e date un’occhiata agli oggetti antichi messi in mostra. Se invece avete un po’ di tempo aprite un buon libro e godetevi la bellezza dell‘antica sala da lettura.

Incontrate le leggende del calcio al National Football Museum
Il National Football Museum è il museo dedicato al calcio inglese e internazionale.
In questa straordinaria esposizione, distribuita su tutti i 6 piani dell’edificio, potrai ammirare incredibili cimeli calcistici. Qualche esempio? I sedili originali dello stadio di Wembley, il pallone usato nella finale dei Campionati del Mondo del 1966, la maglia del Manchester United con la quale George Best segnò 6 reti nel 1970… E innumerevoli altri ancora!
Inoltre il National Football Museum ospita la Hall of Fame, dove vengono ricordati e premiati i migliori giocatori della Premier League. L’ingresso è gratuito.
Alan Turing e i diritti degli omosessuali: il Gay Village
Alan Turing è considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo. Diede un contributo fondamentale alla sconfitta dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale, come si vede nel film “The Imitation Game” (2014).
La statua-memorial che lo celebra è situata in Sackville Park, di fronte all’Università di Manchester, dove il matematico svolse i suoi studi. Non è un caso che il Gay Village sorga proprio in questa zona (soprattutto lungo Canal Street): infatti Turing si tolse la vita nel 1954 dopo essere stato accusato e perseguitato per il fatto di essere omossesuale, cosa illegale all’epoca dei fatti.
All’inizio degli anni ’90 il Manchester City Council ha riconosciuto ufficialmente il Gay Village come un distretto della città, e questo ha contribuito alla sua espansione. La città di Manchester è stata una delle pioniere della lotta per i diritti dei gay, cosa che è avvenuta grazie a una serie di politiche di anti-discriminazione sessuale messe in atto già dalla fine degli anni ’80.


Una serata insolita N°1 – The Temple
Un cocktail in un ex bagno pubblico? Yes, please! Il Temple è un bar sotterraneo che è stato ricavato proprio da un ex bagno pubblico, e si trova al numero 100 di Great Bridgewater Bridge. Il locale, come si può ben immaginare, non è dei più spaziosi ma non manca di carattere.
Servono ottima birra belga a prezzi ragionevoli. Il locale è dotato di un vero jukebox, che gli da un’aria un po’ retrò. Da provare.
Una serata insolita N°2 – il Cat Cafè
Non so voi ma io non so resistere all’idea di sorseggiare un caffè circondata da gatti meravigliosi che mi fanno le fusa! Il Cat Cafè di Manchester si trova nel Northern Quarter e l’entrata purtroppo è a pagamento (12£, circa 13€, con bevande illimitate).
Se intendete andarci prendete in considerazione l’idea di prenotare in anticipo.
Il locale è nato per permettere alle persone di ritrovare la tranquillità e di liberare la mente dallo stress quotidiano. Una sorta di pet-therapy! Se siete un amante dei gatti come me questa è un’ottima occasione per vederne di bellissimi e particolari, come il Main Coon. Ovviamente questi felini sono tutti trattati con i guanti. Infatti è vietato prenderli in braccio e svegliarli quando dormono.Il rispetto prima di tutto!
Perdetevi tra i negozi indipendenti del Northern Quarter
Il Northern Quarter è forse la parte della città di Manchester più interessante dal punti di vista culturale, e anche quella più stravagante.
Se vi sentite in vena di shopping ma le grandi catene non soddisfano i vostri gusti sarete felici di sapere che le vie del Northern Quarter ospitano una grande varietà di negozi vintage come “Oxfam Originals”, “Retro Rehab” e la “Pop Boutique”.
Non dimenticate di fare un salto da Affleck’s, una specie di mercato al chiuso che ospita più di 40 negozi distribuiti su 4 piani, che vendono articoli particolari e rarità, come abbigliamento vintage e dark, vinili, articoli per vegani, articoli per fumatori, quadri, gioielli, ecc… Praticamente una piccola Camden Town al chiuso! In tutto questo trova spazio un bar (sempre abbastanza particolare, come la gente che lo frequenta) e un angolo dove chiunque può fermarsi e dare sfogo alla propria creatività con i materiali che vengono messi a disposizione e donati dai negozi stessi.

Se invece siete in cerca di nuove ispirazioni musicali troverete numerosi negozi di musica indipendente, tra i quali il famoso Vinyl Exchange, una vera e propria istituzione nel Northern Quarter. Il negozio vanta un catalogo di ampissimo respiro, prezzi onesti e personale preparato e disponibile.
Manchester si è vista affermare negli anni come uno dei punti di riferimento della scena musicale britannica (non dimentichiamoci che ha dato i natali a gruppi come gli Oasis, gli Smiths e i Take That), per cui se siete appassionati di musica qui troverete pane per i vostri denti.


Sulle tracce dei miti della musica britannica
Come già detto Manchester ha visto nascere, negli anni, alcune delle band più influenti della musica britannica anni ’80 e ’90. Questo fa si che fra le sue strade siano celati i luoghi che le hanno viste protagoniste, che diventano tappe obbligate per i loro fan, come quelle che trovate di seguito.
Salford Lads Club
Creato nel 1903 come club per soli ragazzi, è famoso per essere stato immortalato nel booklet del disco degli Smiths “The Queen is Dead”. Tutt’oggi ospita quella che viene chiamata la “Smiths Room”, ovvero una stanza piena zeppa di cimeli del gruppo britannico. Si trova all’angolo fra St. Ignatius Walk e Coronation Street nell’omonima Salford, che fa parte della contea di Greater Manchester ma è di fatto una città a sé.
Hacienda
Gli Smiths, gli Stone Roses e gli Happy Mondays sono solo alcuni dei gruppi che si esibirono in questo locale, che ha conosciuto l’apice della sua fama tra gli anni 80 e 90. Furono gli anni di quello che veniva chiamato Madchester, ovvero il movimento musicale che impazzava a Manchester in quell’epoca, fatto di acid house, alternative rock e rock psichedelico, e di cui il locale rappresentava il punto di riferimento per la gioventù dell’epoca. La malgestione del locale ha costretto i proprietari a chiuderlo definitivamente per bancarotta intorno al 1997. Successivamente l’edificio è stato demolito e su quell’area sono sorti degli appartamenti, che portano lo stesso nome del vecchio locale.
Epping Walk Bridge
Il ponte, che si trova sopra Princess Street in Hulme, è un must per gli amanti dei Joy Division : infatti qui venne scattata una celebre fotografia del gruppo rock, catturata dal fotografo di fama internazionale Kevin Cummins. Non sarà difficile trovare fan del gruppo nell’intento di ricreare la stessa immagine!


La street-art di Manchester: una galleria a cielo aperto
A volte non serve rinchiudersi in un museo per osservare delle opere d’arte, e le strade del Northern Quarter ne sono un esempio. Infatti, grazie alla Cities of Hope Art Convention che si è tenuta nel 2016 le strade e i muri del Northern Quarter si sono popolati di immensi murales che hanno lo scopo di sensibilizzare la gente sui problemi che affliggono l’umanità come la violenza sulle donne, la guerra, la questione dei bambini-soldato, i problemi ambientali, ecc.
Quest’area della città venne inclusa della rigenerazione di Manchester avvenuta intorno al 1990, facendola diventare il centro culturale e un po’ bohemienne della città.
Se cercate un itinerario completo della street-art di Manchester qua trovate un articolo molto dettagliato a riguardo con un mappa delle strade dove potete trovare i murales.



Ecco una mappa dei luoghi che ho citato nell’articolo!
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Spero che questo articolo vi sia stato utile!
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di Manchester (se ci siete già stati) e quale sarà il vostro itinerario se avete in progetto di visitarla!
Alla prossima!
Bellissimo questo articolo! adoro questi luoghi Inglesi suggestivi e sono sempre un’ottima idea ! 🙂
Grazie mille!
Adoro Manchester, la conosco molto bene avendoci vissuto alcuni mesi ormai diversi anni fa. Con manager ci sono tornata pochi anni fa per un weekend e l’ho trovata ancor più bella! Il MOSI è davvero bello e come non amare la J.R. Library!
Ciao Erica! Come ho detto nell’articolo non mi aspettavo granchè da questa città e invece l’ho amata alla follia! So che è strano dirlo ma è come se tutto fosse molto inglese!
Ciao Tania, obiettivamente hai ragione! Manchester raramente é presa in considerazione come meta turistica. Devo ammettere che anche a me non é mai passato per la testa visitarla. Ho sempre pensato che fosse una cittá spoglia e senza nulla di interessante, ma grazie a te debbo ricredermi!essendo appassionata di street art puoi immaginare quale sia il quartiere che ha attirato maggiormente la mia attenzione 🙂 Spero di andarci presto e magari poterti dire la mia opinione 🙂
Mi fa piacere averti fatta ricredere! Manchester è stato uno di quei pochi posti che mi ha davvero stupita, forse perchè avevo già poche aspettative alla partenza. Fammi sapere cosa ne pensi se ci fai un salto 🙂
Ho visto che ci sono diversi voli low cost per Manchester e stavo pensando di acquistare i biglietti, il tuo articolo mi ha convinta!
Allora posso dire missione compiuta!! 🙂
Il Regno Unito è spesso tra le mete dei miei viaggi ormai da anni, ma a Manchester non ci sono mai stata. E devo dire che mi ispira molto, per il contesto musicale ma anche per il fatto che non è ancora una meta da turismo di massa. Da Torino in certi periodi dell’anno (credo in inverno per le settimane bianche) ci solo voli diretti – magari il prossimo anno!